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Tassazione crypto in Germania

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21/06/2024

Tassazione delle criptovalute in Germania: guida completa 2024

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Tassazione delle criptovalute in Germania: guida completa 2024

Introduzione

Se possiedi criptovalute ti sarai sicuramente chiesto quali e quante tasse bisogna pagare nel 2024. In questo articolo ti espongo le principali regole sulla tassazione delle criptovalute in Germania nel 2024. Vedremo quando ci sono imposte da pagare, entro quando pagarle, quali sanzioni sono previste in caso di mancato pagamento e come fare per non rischiare nulla.

Come vengono considerate le criptovalute dal fisco tedesco nel 2024

La prima cosa da tenere a mente è che le crypto sono considerate “altri beni economici” dal fisco tedesco. Un documento del Ministro Federale delle Finanze ha voluto categorizzare ulteriormente le criptovalute distinguendo tra:

  • Token di pagamento

  • Utility token

  • Security token

  • Token ibridi

Come forse hai notato, questa distinzione è la medesima che si adotta in Italia (per mezzo di una Circolare dell'Agenzia delle Entrate dell'ottobre '23): infatti, si tratta, sia in Germania che in Italia, del recepimento di una più ampia direttiva europea sulla materia delle criptovalute.

Questa distinzione, tuttavia, non ha rilevanza fiscale, per il momento: in generale, come si diceva poc’anzi, le criptovalute sono considerate “altri beni economici” e assoggettati alla relativa disciplina fiscale.

Gli obblighi fiscali per chi ha crypto in Germania

Nessun obbligo dichiarativo per la semplice detenzione

A differenza di altri Paesi (anche europei), la semplice detenzione non comporta nessun obbligo di dichiarazione delle tue criptovalute al Fisco tedesco. Inoltre, nessuna tassa è prevista per la semplice detenzione di criptovalute.

L’imposta sulle plusvalenze da trading di crypto

Per quanto riguarda, invece, le plusvalenze generate dal trading di criptovalute, bisogna pagare un’imposta che è la medesima prevista per il proprio reddito. In altre parole, il reddito da trading di crypto va ad aggiungersi al proprio reddito “generale”, su cui è prevista l’ordinaria imposta sul reddito.

Questa è in realtà una notizia che rende, almeno dal punto di vista della cifra dell'imposta sulle plusvalenze da pagare

Quando non si pagano tasse sulle crypto in Germania

Bisogna però prestare molta attenzione: in Germania non si pagano tasse sul trading di criptovalute qualora l’asset acquistato sia stato ceduto dopo almeno un anno di detenzione, oppure qualora il totale delle plusvalenze realizzate con la vendita di tutti gli “altri beni economici” non superi i 600€ in un anno. Riassumiamo in questo modo:

  • Non c’è alcuna imposta sulla vendita di criptovalute se tengo il token per almeno un anno prima di venderlo.

  • Non c’è alcuna imposta sulla plusvalenza realizzata vendendo crypto se (insieme ad altre plusvalenze realizzate su beni similari) non si sfora il limite di 600€ di guadagno.

Casi specifici: staking, mining, lending, airdrops e altri

Nel mondo delle criptovalute è facile che non si faccia solo “semplice” trading (ovvero comprare e vendere criptovalute), ma che si intraprendano ulteriori attività con le crypto che consentono di guadagnare (di solito il pagamento avviene anch’esso in crypto). Esaminiamo tutti i casi più comuni.

La tassazione dello staking in Germania nel 2024

Probabilmente oggi l’attività più comune al di là del trading, visto che è possibile “mettere in stake” le proprie criptovalute e guadagnare rewards anche su base giornaliera tramite numerose piattaforme.

I rewards da staking in Germania nel 2024 sono considerati come gestione di beni privati, secondo la Sezione 22 numero 3 Einkommensteuergesetz (EStG): vanno, dunque, inseriti come “sonstige Einkünfte”. Se tutti i tuoi “sonstige Einkünfte” guadagnati (quindi, inclusi i rewards da crypto ma anche eventuali ulteriori sonstige Einkünfte ottenuti, anche di diversa natura) ammontano ad un massimo di 256€ nell’anno, allora non c’è alcuna tassa da pagare.

Se invece si supera tale soglia, i rewards da staking saranno assoggettati all’imposta ordinaria sul reddito.

La tassazione del mining in Germania nel 2024

Le entrate derivanti dal mining sono definite anche nel documento del BMF come operazioni di acquisto.

I costi di acquisto sono determinati come segue:

"I costi di acquisto corrispondono al prezzo di mercato al momento dell'acquisto delle unità di una valuta virtuale o di altro token (derivato dal § 6 comma 6 frase 1 della legge sul reddito). Se è disponibile un prezzo di borsa, questo deve essere utilizzato come prezzo di mercato. Se non vi è alcun prezzo di borsa disponibile, può essere applicato un prezzo da una piattaforma di trading (come Kraken, Coinbase e Bitpanda) o da un elenco basato su web (come il già citato CoiMarketCap)".

Nel caso di vendita successiva delle ricompense, si applica il periodo di detenzione di un anno. Si prega di tenere presente anche il limite di esenzione per altri redditi fino a un massimo di 256€ all'anno. Il mining è incluso in questa categoria.

La tassazione del lending di criptovalute in Germania nel 2024

Le commissioni derivanti dall'attività di prestito sono classificate come operazioni di acquisto secondo le linee guida del Bundesministerium der Finanzen (BMF).

Il calcolo dei costi di acquisto avviene in conformità a queste linee guida:

"I costi di acquisto sono determinati sulla base del prezzo di mercato al momento dell'acquisizione delle unità di una valuta virtuale o di altro token (come stabilito nel § 6 comma 6 frase 1 della legge sul reddito). Se è disponibile un prezzo di mercato, questo dovrebbe essere utilizzato come prezzo di mercato. In mancanza di un prezzo di mercato, può essere utilizzato un prezzo da una piattaforma di trading (come Kraken, Coinbase e Bitpanda) o da una risorsa online (come il già citato CoinMarketCap)." Eventuali vendite successive dei ricavi sono soggette a tassazione secondo il periodo di detenzione di un anno.

È inoltre necessario considerare il limite di esenzione per altri redditi, fissato a un massimo di 256€ all'anno. Anche le operazioni di prestito rientrano in questa categoria.

Come vengono tassati gli airdrop in Germania nel 2024

Airdrop e premi sono popolari strumenti di marketing e contemporaneamente una ricompensa per gli utenti. Con il comunicato del BMF di maggio 2022, ci sono alcuni cambiamenti, tra cui il più significativo: i redditi derivanti dagli airdrop e dai premi sono definiti come operazioni di acquisto. Tuttavia, ci sono differenze nella tassazione. Nel migliore dei casi, i destinatari possono addirittura evitare la tassazione.

Iniziamo con la tassazione degli airdrop: L'elemento fondamentale qui è se la casualità o un elemento casuale determina l'importo dell'airdrop o se l'importo delle ricompense da ricevere è stato fissato fin dall'inizio. Se la casualità è coinvolta, questo elemento ha la precedenza sul legame tra prestazione e ricompensa. Partecipi a un concorso a premi per gli airdrop e puoi vincere ricompense da 5 a 200€. Questi tipi di airdrop non sono tassabili al momento del ricevimento e vengono registrati con un costo di acquisizione di 0€. Tuttavia, se vengono venduti entro il periodo di detenzione di un anno, devono essere tassati.

Entro quando bisogna pagare l’imposta sulle criptovalute in Germania

La deadline fiscale dipende dalla modalità di invio della propria dichiarazione dei redditi. La dichiarazione può essere inviata a partire dal 1° gennaio, mentre la data limite è il 2 settembre 2024. Questa deadline fiscale vale sia per le dichiarazioni cartacee che effettuate online.

Se si provvede tramite un commercialista o consuente fiscale ("Steuerberater"), invece, la deadline è spostata al 31 luglio 2025.

Ovviamente, meglio fare tutto per tempo e non ridursi all’ultimo!

Quali sono le sanzioni se non si paga o si paga in ritardo

In Germania, non dichiarare le plusvalenze da criptovalute quando si è obbligati a pagare l'imposta può comportare sanzioni severe. Le sanzioni possono variare a seconda delle circostanze specifiche, ma ecco una panoramica delle possibili conseguenze:

Sanzioni per Evasione Fiscale

Sanzione amministrativa:

Se non dichiari le plusvalenze da criptovalute, potresti essere soggetto a una sanzione amministrativa. La sanzione può variare in base alla gravità dell'infrazione e all'importo delle tasse evase.

Le sanzioni amministrative possono essere una percentuale dell'imposta non pagata, generalmente tra il 10% e il 25%.

Interessi di mora:

Oltre alle sanzioni, dovrai pagare gli interessi di mora sull'importo dell'imposta non pagata. Gli interessi di mora sono generalmente del 6% annuo (0,5% al mese).

Conseguenze Penali

Multa penale:

Nei casi più gravi di evasione fiscale, oltre alle sanzioni amministrative, potresti essere soggetto a una multa penale. L'importo della multa può variare significativamente a seconda dell'entità dell'evasione fiscale e delle circostanze del caso.

Pena detentiva:

In casi estremi, l'evasione fiscale può comportare una pena detentiva. La durata della pena detentiva può variare da alcuni mesi a diversi anni, a seconda della gravità dell'infrazione. Per evasione fiscale grave, la pena detentiva può arrivare fino a 10 anni.

Qual è il metodo di rendicontazione delle transazioni in criptovaluta?

In Germania si utilizza il metodo FIF, “First In First Out”. Questo metodo assume importanza quando si acquista una criptovaluta più volte nel tempo. Infatti, in caso di cessione di uno o più token tra quelli detenuti, si considera come se ad essere venduto fosse sempre il primo token acquistato tra quelli in proprio possesso. Te lo spiego meglio con un esempio:

  • Compro 1BTC a 20’000€

  • Compro 1 altro BTC a 30’000€

  • Compro, infine, 1 altro BTC a 50’000€.

Se entro 1 anno vendo 2 BTC, quale sarà la mia plusvalenza? Quale prezzo di acquisto devo considerare? In Germania, come si diceva, si applica il FIFO. Per calcolare la plusvalenza finale dell’ultima transazione il Fisco tedesco utilizza, nel calcolo, il prezzo pagato per l’acquisto del primo BTC comprato; per la plusvalenza della seconda transazione di vendita utilizzerà il prezzo pagato per il secondo BTC acquistato. Quindi:

  • Vendo 1 BTC per 65’000: la mia plusvalenza è pari a 65’000-20’000€ = 45’000€

  • Vendo ancora 1 BTC per 69’000€: la mia plusvalenza è pari a 69’000€ - 30’000€ = 39’000€

Il totale delle plusvalenze sarà di ben 79’000€, cifra che andrà tassata secondo la normale imposta per il mio reddito.

Fino a qualche tempo fa si pensava che si potesse scegliere, come succede per altri beni economici, di applicare il metodo LIFO (Last in First Out) ma una recente sentenza ha stabilito che l’unico metodo contabile che si deve applicare è il FIFO.

Si possono dedurre le minusvalenze per pagare meno tasse?

Se hai realizzato delle perdite nell’anno, puoi compensarle con eventuali plusvalenze per ridurre le tasse da pagare. Ti faccio un esempio:

  • Hai comprato 1 BTC e l’hai venduto, realizzando una plusvalenza di 10’000€.

  • Hai comprato 3 ETH e li hai venduti, realizzando una minusvalenza di 2’000€.

La tua plusvalenza finale non è di 10’000€ ma “solo” di 8’000€ e di conseguenza pagherai la tua imposta sul reddito solo su questa cifra, non su quella più alta di 10’000€. Ipotizzando che tu abbia un’imposta sul reddito pari al 30%, hai risparmiato ben 600€!

Cosa succede se hai più minusvalenze che guadagni? La legge anche in questo caso è benevola: puoi infatti portare queste perdite anche per compensare i guadagni degli anni successivi.

Ad esempio, nel 2023:

  • Hai comprato 1 BTC e l’hai venduto, realizzando una plusvalenza di 1’000€.

  • Hai comprato 3 ETH e li hai venduti, realizzando una minusvalenza di 2’000€.

In questo caso, avrai annullato ogni plusvalenza nel 2023 e quindi per quell’anno non dovrai pagare alcuna tassa. Inoltre, ti è rimasta ancora una minusvalenza realizzata e non compensata di altri 1’000€. Se nel 2024 realizzerai una plusvalenza, ad es., di 5’000€, potrai dedurre quei 1’000€ di perdita “avanzati” l’anno precedente, e portare dunque l’imponibile nel 2024 a 4’000€.

Come abbattere ulteriormente il carico fiscale crypto?

Ci sono dei modi perfettamente legali per abbattere il carico fiscale. Vediamo quali sono:

  • Tenere ogni crypto che acquisti per almeno 365 giorni: in questo modo, addirittura, in Germania non si pagano imposte sulle plusvalenze realizzate con vendite successive al periodo di detenzione di 1 anno!

  • Se hai degli asset in perdita puoi venderli: in tal modo le minusvalenze realizzate andranno a compensare le plusvalenze. Se riesci a portare le plusvalenze ad un valore al di sotto dei 600€, non dovrai alcuna tassa!

Quest’ultimo metodo si chiama “Tax Loss Harvesting” ed è molto popolare (e perfettamente legale) nei paesi anglosassoni. CryptoBooks ti permette di sapere, in accordo al metodo FIFO che si applica in Germania, quali e quanti asset di ciascun tipo che sono in perdita devi vendere per compensare le plusvalenze in modo conveniente e abbattere al massimo il tuo carico fiscale!

Come calcolare correttamente e facilmente le tue tasse crypto?

Capisci bene che la situazione è alquanto complessa: per calcolare le tasse sulle tue crypto dovrai:

  • Distinguere tra crypto che hai tenuto per almeno 365 giorni e crypto che invece hai ceduto dopo un lasso di tempo inferiore;

  • Calcolare se l’ammontare totale delle tue plusvalenze da “altri tipi di beni economici” ammonti a 600€ o sia inferiore;

  • Utilizzare il metodo FIFO correttamente e farlo tra tutte le tue piattaforme crypto (wallet, exchange etc.) per calcolare eventuali plusvalenze o minusvalenze.

  • Dovrai poi utilizzare le migliori strategie per ottimizzare al meglio le tasse sulle tue plusvalenze da trading di crypto, per risparmiare quanto possibile - ovviamente sempre rimanendo all’interno della legalità;

  • Dovrai fare tutto questo in modo preciso e corretto, altrimenti il rischio è di pagare più tasse del dovuto oppure pagarne meno e rischiare sanzioni (anche penali!).

Per fare tutto questo ti serve un software automatizzato che ti faccia evitare errori sciocchi e rischi inutili. CryptoBooks è il software più accurato sul mercato: è perfettamente conforme alla legge tedesca più recente, grazie al supporto di commercialisti esperti della materia che hanno partecipato allo sviluppo della soluzione CryptoBooks. Inoltre, è estremamente facile da usare ed intuitivo. Non solo: permette, a chi è meno avvezzo alla fiscalità, di delegare interamente la propria contabilità crypto ad un team di esperti e…non pensarci più!

CryptoBooks, inoltre, ti mette a disposizione una serie di strumenti aggiuntivi: un portfolio tracker che ti consente di tenere sempre sott’occhio le tue crypto e adottare le migliori scelte; nonché strumenti per l’ottimizzazione fiscale, che ti consentono di capire, grazie a metodi quali il tax loss harvesting, come risparmiare in tasse crypto. Puoi provarlo gratuitamente per 7 giorni: la tua serenità fiscale è ad un passo!

Come dichiarare le proprie criptovalute in Germania nel 2024

Se vivi in Germania devi dichiarare ogni anno i guadagni in criptovalute realizzati nell’anno precedente. Anche le perdite vanno dichiarate: in questo modo, potrai compensarle con i guadagni dell’anno medesimo di dichiarazione oppure degli anni successivi.

Per dichiarare le plusvalenze da trading di crypto realizzate nel 2023, sempre che tu debba dichiarare dei guadagni, dovrai compilare la dichiarazione dei redditi correttamente ed inviarla entro il 2 settembre 2024.

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