Fiscalità
15/03/2024
Se ti stai chiedendo come pagare meno tasse sulle tue crypto, sei nel posto giusto: in questa guida scoprirai le strategie più efficaci per ottimizzare la tua fiscalità e prepararti al meglio per l’anno fiscale in corso
Il 2025 segna un anno cruciale per la fiscalità crypto in Italia. Le imposte sulle cripto-attività stanno diventando sempre più rilevanti e, con l'aumento dell'aliquota sulle plusvalenze previsto per il 2026, è essenziale adottare una strategia fiscale intelligente già da ora per pagare meno tasse l’anno prossimo. Conoscere le regole e applicare le giuste strategie può fare la differenza tra pagare il minimo possibile e subire un'imposizione eccessiva.
In questo articolo ti spiegherò come ottimizzare il carico fiscale per l’anno 2025, sfruttando tutte le opportunità disponibili e risparmiare sulle imposte da versare l’anno prossimo.
Se nel 2024 la soglia dei 2.000€ ti ha permesso di evitare il Fisco, sappi che nel 2025 le cose cambiano: l’esenzione dei 2.000€ è stata eliminata. Ogni guadagno va tassato al 26%. E dal 2026, l'aliquota verrà portata al 33%. Tradotto: se stai pensando a un cash-out importante, farlo nel 2025 può significare risparmiare migliaia di euro, perché nel 2026 pagheresti più tasse.
Entrambe le imposte hanno un'aliquota dello 0,2% sul valore delle cripto-attività al 31 dicembre, ma si applicano in modo diverso:
l'Imposta di Bollo viene calcolata sul saldo totale detenuto su un exchange italiano al 31 dicembre e prelevata automaticamente;
l'IC, invece, si applica alle crypto detenute su wallet privati o altri exchange, viene calcolata in proporzione ai giorni di possesso e deve essere dichiarata nel quadro RW.
Vuoi approfondire bene la differenza per non sbagliare dichiarazione? Te lo spieghiamo per filo e per segno in questo articolo: IC o Imposta di Bollo, quale conviene?
Pagare meno tasse è possibile. E no, non serve evadere: basta conoscere le regole e giocare d’anticipo.
rimanda vendite impulsive, ogni transazione ha un impatto: vendere nel momento sbagliato può costarti caro;
sfrutta gli scambi fiscalmente neutri: alcune operazioni non generano tassazione, ma devi saperle riconoscere;
pianifica bene i cash-out: nel 2025 hai un’aliquota più bassa. Dal 2026 si sale. Meglio pensarci ora.
Non tutte le operazioni con crypto generano imposte. Ma alcune sì, eccome. Ecco come distinguerle:
Acquisto di criptovalute
Spostamenti di crypto tra wallet personali
Scambi crypto-crypto tra asset con stessa funzione economica (es. ETH/BTC)
Scambi crypto-stablecoin (se la stablecoin non è un EMT regolato, es. DAI)
Scambi crypto-fiat (es. vendita di BTC in EUR)
Scambi crypto-EMT (stablecoin regolati come moneta elettronica, come USDC)
Scambi crypto-crypto tra asset con diversa funzione economica (es. UNI/ETH)
Acquisti con crypto (pagare beni e servizi con criptovalute genera un evento fiscale)
Staking rewards e airdrop, soggetti a tassazione alla ricezione o alla vendita
Vendita di NFT per una crypto, ad esempio per ETH
Hai chiuso l’anno con una perdita? Non buttarla via. Le minusvalenze possono abbassare le tasse future. In Italia puoi “conservarle” per 4 anni.
Un esempio pratico: se nel 2024 hai registrato -2.500€, e nel 2025 fai +10.000€, potrai compensare solo 500€. Perché? Perché esiste una franchigia di 2.000€, che si “mangia” parte della perdita. Ti spieghiamo tutto nel dettaglio in questo articolo.
Hai asset in rosso? Può valere la pena venderli prima di fine anno per usare la perdita contro future plusvalenze.
Hai bisogno di soldi - inteso come liquidità FIAT/stablecoin - ma non vuoi vendere? Usa le crypto come collaterale per ottenere un prestito. Nessuna vendita, nessuna imposta. Attenzione però: se il prestito viene liquidato, il Fisco bussa alla porta. E ovviamente, fai attenzione anche a come scegli di spendere la liquidità ottenuta e ad avere un piano ben preciso.
Spostare le crypto fuori dagli exchange italiani abilitati a sostituto d’imposta può ridurre l’imposta ‘patrimoniale’. L’IC si calcola in base ai giorni effettivi di possesso, e spesso risulta più bassa rispetto all’ Imposta di Bollo automatica.
Fai un check-up fiscale: guarda bene quanto hai guadagnato e quanto hai perso
Muoviti prima del 2026: sfrutta l’aliquota più bassa e gioca d’anticipo
Usa gli strumenti giusti: con CryptoBooks puoi simulare, pianificare e ottimizzare tutto in pochi click
Pagare meno tasse sulle crypto nel 2025 non significa "evitarle", ma adottare una strategia intelligente e perfettamente legale. Conoscere la normativa, sfruttare le minusvalenze, pianificare i cash-out e utilizzare gli strumenti giusti può fare la differenza.
Risparmiare sulle tasse non è una promessa vuota: è una questione di metodo. E CryptoBooks ti dà tutto ciò che serve per applicarlo. Puoi avere il controllo totale sulla tua fiscalità e ridurre il carico fiscale senza rischi.
CryptoBooks offre infatti tutti quegli strumenti essenziali per semplificare la gestione fiscale:
portfolio tracker: collega i tuoi wallet ed exchange per monitorare la tua posizione fiscale;
simulatore di vendita: calcola in anticipo l’impatto fiscale delle operazioni;
gestione minusvalenze: identifica gli asset da vendere per compensare le plusvalenze;
simulatore di scambi: analizza le transazioni per capire se sono fiscalmente rilevanti.
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