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14/10/2024

Guida ai codici tributo per le criptovalute nel modello F24

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Guida ai codici tributo per le criptovalute nel modello F24

In questa guida scoprirai quali sono i codici tributo specifici per le criptovalute da utilizzare nel modello F24, per effettuare i pagamenti delle imposte e dei contributi introdotti dalla "Legge Crypto".

Come ormai saprai infatti, a partire dal 1° Gennaio 2023 chiunque possiede o gestisce cripto-attività è soggetto a obblighi sia dichiarativi che impositivi. L'obbligo dichiarativo riguarda la dichiarazione della detenzione di cripto-attività nel quadro RW (o quadro W in caso di dichiarazione con 730) e quello impositivo si riferisce all'imposta sul valore e alle eventuali plusvalenze. Se hai bisogno di rinfrescarti la memoria, ecco un nostro articolo che riassume i nuovi obblighi introdotti dalla legge (Guida definitiva 2024).

Dopo aver compilato il Quadro RW (o il Quadro W) e il Quadro RT (in caso di plusvalenze maggiori di 2.000€), dovrai compilare le adeguate sezioni del modello F24 per effettuare i versamenti dovuti. Dopo tutta questa fatica nell’essere a norma, non vorrai fare un errore proprio adesso inserendo dati sbagliati nel F24?

Non temere, ti spiego quali sono e quando vanno utilizzati i diversi codici tributo. Andiamo a vederli nel dettaglio.

I codici tributo relativi all’Imposta sul Valore delle Cripto-Attività (“IC” o “IVACA”)

Con la risoluzione dell’agenzia delle entrate del 6 Febbraio 2024 sono stati introdotti i codici tributo necessari per il pagamento dell'imposta sul valore delle cripto-attività (“IC” o “IVACA”), applicata sul valore detenute nell’anno della dichiarazione con un'aliquota dello 0,2%. Sono tre codici in totale.

In primis il codice tributo 1727, che viene utilizzato per versare l’importo dovuto per l’IC. Si tratta dell’importo che abbiamo indicato in colonna 5 del rigo RW8 del Quadro RW (come compilare il quadro RW). Nel quadro W, se stai procedendo con la dichiarazione mediante il modello 730 riservato ai dipendenti, l’importo non viene indicato in nessuna riga specifica e va calcolato per conto proprio.

Effettuando questo pagamento stiamo saldando l’imposta patrimoniale, denominata IC (o, come abbiamo visto, IVACA), dovuta per l’anno fiscale in questione, in ottemperanza all’obbligo dichiarativo ed impositivo sulla detenzione di asset crypto. Ma non è finita qui, potrebbe esserci anche un acconto da versare.

I codici tributo per gli acconti dell’IC

I codici tributo 1728 e 1729 sono stati designati per versare le rate dell'acconto relativo all'imposta IC per l'anno fiscale in corso. L’acconto è calcolato sulla base dell'imposta dovuta per l'anno precedente e deve essere versato nel corso dell’annualità della dichiarazione. Con il codice tributo 1728 devi indicare l’ammontare della prima rata dell’acconto e con il codice 1729 la seconda ed ultima rata (con scadenza 30 Novembre).

Per l’acconto si presume che la stessa imposta l’anno successivo sarà almeno pari a quella pagata nell’anno in corso, creando il classico meccanismo di acconto e saldo.

Acconti e saldi per l’imposta sulle cripto-attività: le soglie

Considerando il pagamento dell’imposta nell’annualità in corso e l’acconto da versare per l’anno successivo, le scadenze per i versamenti possono differire in base all'importo che deve essere versato:

  • fino a 12 euro di valore dell’imposta non sei tenuto a versare alcuna somma;

  • da 12 euro e fino ai 51,61 euro di imposta, non è dovuto alcun acconto per l'anno successivo e si deve solo il saldo, la scadenza per il pagamento è il 30 Giugno;

  • da 51,65 euro e fino ai 257,52 euro, si pagano saldo e acconto in un'unica rata sempre con scadenza al 30 Giugno;

  • se l'imposta supera i 257,52 euro, l'acconto può essere suddiviso in due rate, la prima sarà pari al 40% del saldo e la seconda al 60%. In questo caso di rateizzazione l'ultima scadenza per il pagamento è il 30 novembre.

I codici tributo relativi alla tassazione delle plusvalenze crypto

Plusvalenza ottenute devono essere inseriti nel quadro RT della dichiarazione dei redditi, sempre tenendo a mente che il capital gain diventa tassabile solo se la plusvalenza raggiunge la soglia dei 2.000€ nell’anno fiscale.

Ricorda che il pagamento di tale imposta deve essere effettuato, al pari di quello per l’Imposta sul Valore delle Cripto-Attività, entro il 30 giugno.

Nella compilazione del Quadro RT è indicato nel rigo RT39 l’ammontare dell’imposta da versare per essere conforme all’obbligo impositivo introdotto sui guadagni provenienti da cripto-attività.

Per il versamento tramite modello F24 della suddetta imposta sostitutiva sulle plusvalenze, è necessario che si utilizzi il codice tributo 1715.

Il codice tributo 1716 è invece specificatamente destinato a chi aderisce al regime del risparmio amministrato e gestito. La causale è la medesima del codice 1715 ma questa è la particolare eventualità in cui è l’intermediario finanziario che gestisce in autonomia i calcoli ed il pagamento delle imposte su plusvalenze per il contribuente.

NB: ricorda che anche i proventi da staking, lending, borrowing, airdrops e simili cripto-attività sono assimilabili in un unico calcolo delle plusvalenze!

I codici tributo per il ravvedimento operoso: sanzioni e interessi

Nel contesto delle cripto-attività, se il contribuente non ha dichiarato mai dichiarato le proprie crypto e pagato le imposte dovuta, può ricorrere al ravvedimento operoso per evitare sanzioni più elevate in futuro oltre che spiacevoli accertamenti fiscali.

Il ravvedimento operoso consente ai contribuenti che non hanno adempiuto correttamente agli obblighi fiscali di rimediare volontariamente. La prima cosa che devi fare è di avere chiara la cifra che avresti dovuto pagare e quanti sono i giorni di ritardo.

Infatti, un individuo per rettificare le dichiarazioni degli anni precedenti, deve versare tre importi:

  • l'imposta non pagata;

  • le sanzioni ridotte in proporzione al ritardo con cui viene effettuato il ravvedimento;

  • gli interessi legali maturati (calcolati giornalmente a partire dalla data di scadenza mancata).

Per una guida dettagliata su come effettuare il ravvedimento operoso per le criptovalute, con esempi pratici e istruzioni passo passo, leggi l'articolo Guida al ravvedimento operoso crypto .

Qualora l’Agenzia delle Entrate notifichi un accertamento e si venga sanzionati per la mancata dichiarazione delle cripto-attività (senza aver aderito al ravvedimento operoso), le sanzioni e gli interessi saranno calcolati e notificati dalla stessa Agenzia. In tale circostanza, non si applicano le riduzioni previste. L’Agenzia delle Entrate fornirà inoltre indicazioni su come effettuare il pagamento delle imposte e delle sanzioni.

Il codice tributo 8945 è utilizzato per pagare le sanzioni ridotte. Nel caso di ravvedimento operoso infatti, la sanzione base prevista per omesso o insufficiente versamento dell'imposta viene ridotta dal 30% al 15%, se versata entro 90 giorni dalla scadenza mancata, ed è poi soggetta ad ulteriore riduzione in base a quando viene effettuata.

In modo schematico vediamo quali riduzioni si possono applicare:

sanzioni e riduzioni

E’ vero che districarsi tra questi calcoli e scadenze può sembrare una montagna da scalare, ma se agisci in tempo, la salita sarà più leggera. Prima ti muovi, meno paghi. Semplice.

A queste sanzioni si aggiungono gli interessi moratori (calcolati al tasso legale annuo) maturati sull’importo, e per effettuare il pagamento si utilizza il codice tributo 1945.

Gli interessi sono dovuti a partire dal giorno in cui il pagamento sarebbe dovuto essere effettuato e fino al giorno in cui viene realmente effettuato il versamento. Questi interessi pesano tantissimo sulle imposte versate in ritardo. Il tempo è denaro.

tasso di interesse sanzioni crypto

I codici tributo e la gestione fiscale sicura con CryptoBooks

Per praticità e per agevolare la consultazione, ecco uno schema riassuntivo dei codici tributo delle criptovalute visti in questo articolo:

  • codice 1727: IC sul valore delle cripto-attività (saldo);

  • codice 1728: prima rata (o rata unica) dell’acconto IC per l’anno fiscale successivo;

  • codice 1729: seconda rata acconto dell’IC per l’anno fiscale successivo;

  • codice 1715: imposta sostitutiva sulle plusvalenze da cripto-attività;

  • codice 1716: imposta sostitutiva sulle plusvalenze in regime amministrato;

  • codice 8945: sanzione ridotta per ravvedimento operoso;

  • codice 1945: interessi maturati in contesto di ravvedimento operoso.

Gestire le imposte sulle crypto non è affatto semplice, sia per chi è alle prime armi sia per esperti. Ma questa complessità non è un ostacolo insormontabile.

Specialmente quando esiste CryptoBooks. Utilizzando il software, l’intero procedimento di dichiarazione fiscale è automatico e veloce. Ti accompagniamo click dopo click ai download dei tuoi report fiscali precompilati e pronti per la dichiarazione dei redditi (i report fiscali di CryptoBooks).

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