Fiscalità
27/05/2024
In questo articolo esamineremo come compilare rigo per rigo il Quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche e il Quadro W del Modello 730/2025. Vedremo le istruzioni per la compilazione, le scadenze per l'invio all'Agenzia delle Entrate e il pagamento dell'imposta sul valore delle cripto-attività (IC). Discuteremo anche le conseguenze del mancato invio del quadro RW e del mancato pagamento delle imposte. Questo argomento richiede attenzione, e consiglio di riascoltare o rileggere le informazioni per essere sicuri di rispettare tutte le normative fiscali ed evitare sanzioni.
Se sei possessore di criptovalute e residente fiscale in Italia, la legge è chiara: esistono obblighi dichiarativi e impositivi. Ogni contribuente deve dichiarare nel quadro RW (se utilizza il Modello Redditi Persone Fisiche) o nel quadro W (se utilizza il Modello 730) l’importo del proprio portafoglio di criptovalute detenuto al 31 dicembre dell’anno fiscale 2024, ai fini del monitoraggio fiscale. Questo obbligo è stato istituito per il monitoraggio fiscale, permettendo una "fotografia" del portafoglio e del patrimonio in criptovalute. Ciò aiuta a evitare problemi futuri, come quelli relativi all'antiriciclaggio, in caso di cash out da un exchange su un conto corrente.
Gli obblighi dichiarativi riguardano il monitoraggio fiscale, mentre gli obblighi impositivi riguardano il pagamento delle imposte sui redditi derivanti dalle criptovalute e l’Imposta sul Valore delle Cripto-Attività. In particolare, gli obblighi impositivi si suddividono in due fronti distinti:
Imposta sul valore delle cripto-attività (IC): è una patrimoniale dello 0,2% sul valore delle criptovalute possedute al 31 dicembre dell’anno fiscale, da calcolare proporzionalmente ai giorni di possesso
Imposta sostitutiva del 26% sulle plusvalenze: si applica solo in caso di guadagni da compravendita, scambio o altro evento imponibile. Deve essere indicata nel uadro RT (Modello Redditi PF) o Quadro T (Modello 730/2025)
È fondamentale disporre di una documentazione accurata e verificabile delle criptovalute possedute, basata su report ufficiali delle piattaforme o su prove tratte dalla blockchain.
In mancanza di documentazione certa, i prezzi di carico vengono considerati pari a zero: questo può comportare una plusvalenza interamente imponibile, anche in assenza di un guadagno effettivo, con un conseguente aumento dell’imposta dovuta.
In Italia, anche se possiedi solo un euro in criptovalute, sei tenuto a dichiararlo ai fini del monitoraggio fiscale. Non esiste alcuna soglia di esenzione. Se utilizzi il Modello Redditi Persone Fisiche, dovrai compilare il quadro RW. Se invece presenti il Modello 730/2025, userai il quadro W.
In entrambi i casi, devi compilare un rigo per ogni wallet con chiave privata o conto digitale presso exchange centralizzati.
Non è necessario dichiarare le criptovalute smarrite (con documentazione che attesti la perdita delle chiavi private) o oggetto di furto. In caso di mancata dichiarazione, è prevista una sanzione dal 3% al 15% sul valore non dichiarato. Dal 1° settembre 2024, questa sanzione sarà sostituita da un’aliquota fissa del 25%.
Il 2025 porta alcune importanti novità in ambito fiscale per le cripto-attività:
Quadro T nel modello 730/2025: i contribuenti che utilizzano il modello 730 e hanno realizzato plusvalenze da cripto-attività possono ora dichiararle direttamente nel nuovo Quadro T, senza dover compilare anche il modello Redditi Persone Fisiche;
soglia dei 2.000€ ancora in vigore: per l’anno fiscale 2024 resta valida la soglia dei 2.000€ di plusvalenze come limite minimo per l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 26%; tale soglia verrà eliminata a partire dal 2025 (quindi dichiarazione 2026);
aliquota sulle plusvalenze: resta al 26% per l’anno fiscale 2024; l’eventuale aumento al 33% è previsto dal 2026, ma non ancora operativo.
Innanzitutto, è importante ribadire che il quadro RW deve essere compilato per ogni fonte, ossia per ogni wallet o conto digitale, con un rigo separato. Nel modello telematico e in quello cartaceo, sono già presenti cinque righe iniziali di default (RW1, RW2, RW3, RW4, RW5) che rappresentano cinque fonti diverse. Ogni riga ha le stesse colonne da 1 a 34, come se l'Agenzia delle Entrate ci mettesse a disposizione cinque righe di base.
Se si possiedono più di cinque wallet o conti digitali, sarà necessario duplicare il quadro RW. Attualmente, non abbiamo informazioni precise su come l'invio telematico gestirà queste righe aggiuntive, ma in genere si compila il quadro RW da 1 a 5, aggiungendo RW6, RW7 e RW8 per ulteriori fonti. Alla fine, si compila un solo RW8 per l'intero modulo duplicato.
Quando si compila più di cinque righe, l'intero modulo RW deve essere duplicato. Ogni fonte, che sia un wallet o un conto digitale, deve essere dichiarata in un rigo separato. Esiste tuttavia una regola che permette di accorpare fonti omogenee, come ad esempio due wallet che vengono utilizzati in modo continuativo per lo stesso importo. Tuttavia, per essere precisi e rispettare le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, è consigliabile compilare un rigo per ogni fonte.
I dati per la compilazione del quadro RW possono essere recuperati da piattaforme come CryptoBooks, che forniscono un report delle giacenze. Questo report suddivide i dati per tipologia di cripto e per tipologia di fonte (wallet o exchange). Le informazioni possono essere raccolte tramite la lettura delle transazioni sulla blockchain o tramite dati in formato CSV o API forniti dagli exchange.
Vediamo ora come compilare ciascun campo del quadro RW:
Colonna 1 (Codice titolo di possesso): inserire il codice che indica a che titolo si possiedono le cripto-attività. I codici vanno da 1 a 4, con il valore 1 (proprietario) che sarà il più comune. Gli altri codici riguardano usufrutto, nuda proprietà e altre situazioni più rare
Colonna 2 (Codice del soggetto): indicare il codice 1 se il contribuente è delegato al prelievo o alla movimentazione delle cripto, oppure il codice 2 se è il titolare effettivo. Anche qui, il valore 2 sarà il più comune
Colonna 3 (Codice di individuazione del bene): per le cripto-attività, il codice da inserire è 21
Colonna 4 (Codice stato estero): per le cripto-attività, questa colonna non deve essere compilata
Colonna 5 (Quota di possesso): indicare la percentuale di possesso delle cripto-attività. Se si è gli unici proprietari, si inserirà 100. In caso di comproprietà, ad esempio coniugio in comunione dei beni, si dividerà la quota (ad esempio, 50 e 50)
Colonna 6: va inserito il codice corrispondente al criterio di determinazione del valore delle cripto-attività.
I possibili codici sono:
Valore di mercato (codice 1), determinato da un exchange o da un sito che pubblica i prezzi medi di mercato delle crypto
Valore di acquisto (codice 4)
Valore dichiarato nella dichiarazione di successione o in altri atti (codice 6)
Nella maggior parte dei casi, si utilizzerà il codice 1, poiché il valore di mercato è il criterio più comune. Gli altri codici sono meno frequenti ma comunque validi.
Colonna 7: controvalore in Euro al 1° gennaio
Nella colonna 7 va inserito il controvalore in euro delle cripto al 1° gennaio dell'anno fiscale. Questo dato può essere facilmente ottenuto tramite il report delle giacenze fornito da piattaforme come CryptoBooks, impostando la data al 1° gennaio.
Colonna 8: valore Finale al 31 dicembre
Nella colonna 8 va inserito il valore finale del portafoglio cripto al 31 dicembre dell'anno fiscale precedente. Anche questo valore può essere ottenuto dai report delle giacenze delle piattaforme di gestione delle cripto.
Per rappresentare in modo accurato il valore iniziale e finale del portafoglio, è fondamentale distinguere chiaramente il valore delle crypto possedute al 1° gennaio (o al momento di ingresso nel portafoglio) da eventuali nuovi acquisti effettuati durante l’anno. Questo consente di evitare che incrementi dovuti a nuovi apporti vengano erroneamente interpretati come rendimento effettivo.
In questo modo, si ottiene una rappresentazione fedele della situazione patrimoniale.
Torniamo ora alla compilazione dei vari righi e colonne.
Colonna 9: non compilata. La colonna 9 non deve essere compilata per le cripto-attività.
Colonna 10: numero di Giorni. Nella colonna 10 va inserito il numero di giorni durante i quali si sono possedute le cripto-attività nel portafoglio specifico. Questo dato è necessario per calcolare correttamente l'imposta patrimoniale basata sulla giacenza media. Le piattaforme come CryptoBooks possono fornire il numero esatto di giorni in cui le cripto sono state detenute.
Assicuratevi che il numero di giorni sia compreso tra 1 e 365, poiché l'imposta deve essere ponderata sulla media di giacenza effettiva dei giorni.
Colonna 11: non compilata. La colonna 11 va lasciata vuota, in quanto riguarda i mesi, mentre per le cripto-attività si inserisce solo il numero di giorni nella colonna 10.
Negli ultimi anni, alcuni exchange — tra cui Binance — hanno iniziato ad applicare l’imposta di bollo per conto dei propri utenti, trattenendola direttamente e versandola al fisco italiano.
Questa imposta è diversa dalla IC (Imposta sul Valore delle Cripto-Attività), anche se l’aliquota applicata è identica, ovvero lo 0,2% sul valore delle cripto detenute al 31 dicembre. È fondamentale non confondere le due imposte:
calcolo e versamento dell’IC ricadono direttamente sul contribuente, va dichiarata nel Quadro RW/W e pagata tramite il modello F24;
l’imposta di bollo, invece, è versata dall’exchange, in qualità di sostituto d’imposta, ma deve comunque essere indicata in dichiarazione (Quadro RW/W) per evitare duplicazioni.
Se possiedi un conto su un exchange che agisce da sostituto d'imposta, e devi compilare il quadro RW, ti basterà seguire i passaggi classici: compila i campi 1, 2, 3, 7 e 8 come visto nei capitoli precedenti e fai attenzione ai prossimi passaggi.
Campo 12: nella colonna 12, inserite il controvalore in euro dell'imposta di bollo che Binance ha pagato per voi. Questo dato può essere ottenuto dalla certificazione rilasciata da Binance o da report di piattaforme come CryptoBooks.
È fondamentale inserire correttamente questo valore per evitare di pagare due volte la stessa imposta. Il campo 12 permette di ricalibrare l'importo ai fini del monitoraggio fiscale.
Colonne 13-17: altre Indicazioni
Campo 13: lasciare vuoto
Campo 14: indicare il codice che segnala la compilazione di uno o più quadri reddituali. Inserite il codice 3, dato che alla fine dell’anno dovrai presentare la dichiarazione includendo anche il Quadro RT (Modello Redditi PF) o Quadro T (Modello 730), se hai realizzato plusvalenze
Colonna 15: inserite la percentuale di partecipazione nella società o entità giuridica, nel caso in cui il contribuente sia una società
Colonna 16: questo campo va barrato solo se l’imposta sul valore delle cripto-attività (IC) non è dovuta, ad esempio perché l’asset è detenuto su un exchange che ha già versato l’imposta di bollo come sostituto d’imposta
Colonna 17: inserite il codice fiscale o il codice identificativo della società per cui si stanno dichiarando le cripto-attività
I campi dal 29 al 32 non devono essere compilati. Si possono ignorare tranquillamente in quanto non rilevanti per la dichiarazione delle cripto-attività.
I campi 33 e 34 sono cruciali per il calcolo dell'imposta IC (Imposta sul Valore delle cripto-attività):
Colonna 33: inserite il valore risultante dalla moltiplicazione dello 0,2% (2 per mille) per il valore dichiarato nel campo 8; questo rappresenta l'effettivo calcolo dell'imposta IC sul valore delle cripto-attività al 31 dicembre dell'anno fiscale precedente.
Colonna 34: calcolate l'imposta IC dovuta sottraendo dal valore in colonna 33 il valore inserito in colonna 12; questo vi permette di dichiarare correttamente anche l'imposta di bollo pagata dall'exchange e di evitare doppie imposizioni.
Questo meccanismo consente di compensare automaticamente quanto già versato tramite l’exchange, evitando doppia imposizione e semplificando la rendicontazione.
In sintesi, dichiarate correttamente quanto posseduto al 31 dicembre 2024 nel campo 8, inserite l’imposta IC calcolata nel campo 33, e sottraete dal valore in colonna 33 l’imposta di bollo eventualmente pagata dall’exchange nel campo 12, per ottenere l’imposta IC effettiva da versare nel campo 34.
Questo processo vi garantisce una rappresentazione accurata delle vostre cripto-attività e delle imposte ad esse correlate.
Per quanto riguarda i righi RW6 e RW7, questi non sono rilevanti per le cripto-attività e possono essere ignorati.
Il rigo RW8 è un rigo di riepilogo specifico per l’imposta sul valore delle cripto-attività (IC): vi vanno indicati il totale dovuto, gli acconti versati e l’eventuale credito o debito risultante, sommando quanto calcolato nei righi RW1–RW5 (e successivi se presenti).
Passiamo ora al rigo RW8, che rappresenta il riepilogo dell’imposta sul valore delle cripto-attività (IC) calcolata nelle righe precedenti. Si compila nel modo seguente:
Colonna 1: inserisci il totale dell’imposta dovuta, ovvero la somma di tutti i valori riportati nella colonna 34 dei righi RW1–RW5 (e RW6–RW7 se presenti)
Colonne 2: qui puoi indicare eventuali eccedenze di imposta a credito derivanti da dichiarazioni degli anni precedenti
Colonna 3: va utilizzata per altri crediti d’imposta compensati tramite F24
Colonna 4: serve per riportare gli acconti versati nel corso dell’anno d’imposta 2024, che andranno detratti dal totale
Colonna 5: il valore risultante, dopo le compensazioni di colonna 2, 3 e 4, rappresenta l’imposta a debito effettivamente dovuta, da versare tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 1727 (saldo IC)
Colonna 6: se il risultato è negativo (eccedenza), inserisci qui l’imposta a credito che potrà essere riportata
In sintesi: le righe RW1–RW5 servono per dichiarare i singoli wallet o conti crypto; il rigo RW8 riepiloga tutto, con le eventuali compensazioni.
Il valore finale nella colonna 5 del RW8 è quello da riportare nel modello F24 per il versamento dell’IC. Questo procedimento consente di dichiarare correttamente tutte le cripto-attività e di calcolare con precisione l’imposta netta da versare, evitando duplicazioni o dimenticanze.
Il Quadro W è riservato ai contribuenti che utilizzano il modello 730 (lavoratori dipendenti o pensionati) e devono assolvere agli obblighi di monitoraggio fiscale e al calcolo dell’Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC).
Come confermato nelle istruzioni ufficiali, la compilazione del Quadro W segue in modo speculare quella del Quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche. Vengono infatti replicate le colonne da 1 a 20, mentre il calcolo dell’IC viene effettuato in modo più sintetico rispetto al RW.
I campi del Quadro W corrispondono quasi esattamente a quelli del Quadro RW. Ecco la corrispondenza delle colonne:
Righi W1–W5: vanno compilati con le informazioni patrimoniali relative alle singole fonti (es. wallet o exchange). Le colonne da 1 a 20 sono identiche a quelle del Quadro RW;
Rigo W8: presenta una sola colonna (colonna 7) e può essere utilizzato esclusivamente per indicare un’eccedenza di IC a credito derivante dall’anno precedente (ad esempio, se nel 2024 è stata versata un’imposta superiore al dovuto).
Nel 2025, questa colonna può essere compilata solo se si è indicato un credito IC nel quadro RW8/2024. In tutti gli altri casi, va lasciata vuota.
Nel modello 730, il contribuente non calcola né inserisce direttamente l’imposta IC dovuta.
L’imposta sarà calcolata automaticamente dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei valori patrimoniali, delle giacenze e dei giorni di possesso indicati nei righi W1–W5.
Rispetto al Quadro RW, dove è presente una sezione finale per il calcolo e la compensazione (RW8), il Quadro W è più snello e non richiede operazioni manuali di calcolo da parte del contribuente.
È fondamentale rispettare le scadenze previste per la presentazione della dichiarazione dei redditi e per il versamento dell’imposta sul valore delle cripto-attività (IC) e delle eventuali plusvalenze.
Scadenze Modello 730/2025 (Quadro W e Quadro T)
Se presenti il modello 730, dovrai trasmettere la dichiarazione entro il 30 settembre 2025
Nel Quadro W dichiarerai le giacenze ai fini del monitoraggio fiscale e l’IC, mentre nel Quadro T potrai indicare le eventuali plusvalenze (se sei senza Partita IVA)
Scadenze Modello Redditi Persone Fisiche 2025 (Quadro RW e Quadro RT)
Se utilizzi il modello Redditi PF, la scadenza per l’invio è il 31 ottobre 2025
Dovrai compilare il Quadro RW per il monitoraggio fiscale e l’IC, e il Quadro RT per le plusvalenze
Scadenze versamento delle imposte (IC e plusvalenze)
Il termine per il versamento dell’IC e dell’imposta sostitutiva del 26% sulle plusvalenze è il 30 giugno 2025
È possibile pagare entro il 31 luglio 2025 con una maggiorazione dello 0,40%
Compilare correttamente il Quadro RW o il Quadro W può sembrare complicato, soprattutto quando si hanno cripto-attività distribuite su più wallet ed exchange. Ma con strumenti adeguati e una buona comprensione delle regole, diventa un processo assolutamente gestibile. È essenziale riportare in modo accurato tutte le informazioni patrimoniali, indicando i giorni di detenzione, i valori iniziali e finali e, se applicabile, eventuali imposte già versate o da compensare. Basta un errore formale per incorrere in sanzioni: meglio evitare.
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