Mercati
10/12/2024
La tokenizzazione di Real-World Assets (abbreviato in RWA) sta ridefinendo il panorama finanziario globale, offrendo un metodo per rappresentare digitalmente gli asset tradizionali, anche fisici, attraverso la blockchain.
Asset come immobili, obbligazioni, crediti privati e beni di lusso possono essere digitalizzati e trasformati in token, che investitori di tutto il mondo possono scambiare P2P (peer-to-peer), senza costosi intermediari, infrastrutture frammentate e vincoli geografici.
In questo articolo analizzeremo come i token RWA contribuiscono alla convergenza tra finanza tradizionale e DeFi, un ecosistema che combina tecnologia e regolamentazione per migliorare trasparenza, accessibilità ed efficienza nei mercati finanziari.
I token RWA (Real-World Assets) sono rappresentazioni digitali di asset tangibili o finanziari tradizionali, ancorati a una blockchain attraverso smart contract. Ogni token è programmabile, può includere metadati specifici (es. diritti di proprietà, localizzazione dell’asset, regole contrattuali) e logiche operative che garantiscono la conformità legale e il rispetto delle clausole di custodia (regole contrattuali che garantiscono la gestione e la conformità legale degli asset sottostanti).
La tokenizzazione inoltre consente di suddividere l’asset in unità frazionate, rendendo scambiabili solo frazioni del bene originale su piattaforme decentralizzate e garantendo trasparenza, tracciabilità e immutabilità attraverso i registri distribuiti.
In teoria, qualsiasi bene dotato di valore economico può essere tokenizzato, ovvero trasformato in un asset digitale rappresentato sulla blockchain e reso trasferibile on-chain in modo sicuro e trasparente
Per comprendere il potenziale, basta considerare l’immenso valore dei mercati globali riportato sopra: un patrimonio complessivo che sfiora i 900 trilioni di dollari. Di questi, il settore immobiliare rappresenta circa 330 trilioni, mentre le obbligazioni ne contano 300.
La tokenizzazione offre quindi un’opportunità unica per rivoluzionare interi settori, rendendo gli asset più liquidi, accessibili e semplici da gestire.
Un asset tokenizzato on-chain assume caratteristiche innovative che ne migliorano la gestione e l’accessibilità, offrendo nuove possibilità di scambio, monitoraggio e utilizzo rispetto ai modelli tradizionali. Un asset tokenizzato viene reso:
più liquido: asset tradizionalmente illiquidi, come immobili, possono essere frazionati e scambiati in tempo reale su piattaforme globali;
accessibile: piccoli investitori, esclusi da mercati elitari come oro fisico o obbligazioni corporate, possono accedere a opportunità prima riservate a grandi capitali;
efficiente: riduzione drastica di costi e tempi di intermediazione, grazie alla programmabilità automatizzata degli smart contract;
trasparente: ogni transazione è registrata in modo immutabile su blockchain, garantendo fiducia e verificabilità;
programmabile: smart contract integrati nei token automatizzano processi complessi come pagamenti e verifiche di conformità.
Nel 2024, il valore on-chain dei token RWA (escl. stablecoin) ha raggiunto 13,7 miliardi di dollari, registrando un incremento significativo rispetto agli 8,4 miliardi di inizio anno (RWA.xyz).
Il grafico evidenzia la crescita nel 2024 del valore on-chain dei Real-World Assets, trainata da crediti privati e debiti governativi. Questo riflette un’adozione crescente della blockchain per trasformare asset tradizionalmente statici in strumenti più dinamici e flessibili.
Con una capitalizzazione complessiva che supera i 190 miliardi di dollari, le stablecoin sono state escluse dal calcolo per ragioni di scala. Tuttavia, il loro ruolo rimane centrale: tra tutti gli asset tokenizzati, la valuta fiat è quella che ha registrato il ritmo di adozione più rapido sulla blockchain.
Il termine RWA non rappresenta una categoria normativa ufficiale, ma viene utilizzato come definizione di mercato per identificare i token legati a beni fisici o finanziari tradizionali.
Per comprenderne il trattamento normativo, è necessario fare riferimento alla regolamentazione europea MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), che classifica i token RWA in diverse categorie:
security tokens: rappresentano diritti assimilabili a titoli finanziari tradizionali, come obbligazioni o azioni, e sono sottoposti a una regolamentazione stringente per garantire la tutela degli investitori;
Asset-Referenced Tokens (ART): legati a un paniere di beni o materie prime mantenuti come riserva collaterale, offrono una rappresentazione stabile del valore sottostante;
E-Money Tokens (EMT): autorizzati come valuta digitale certificata in Europa, mantengono il loro valore stabile grazie al riferimento diretto a una singola valuta fiat;
altri token: quelli che non rientrano nelle categorie principali vengono regolamentati caso per caso, tenendo conto delle loro specifiche caratteristiche e funzionalità.
Per un approfondimento sulle diverse categorie di token secondo la normativa MiCA e l'interpretazione del Legislatore in Italia, puoi leggere questo articolo.
Immagina un’azienda che tokenizza tramite una piattaforma dedicata un portafoglio di crediti commerciali per ottenere liquidità. Il token che lo rappresenta è costituito da due layer differenti:
core layer: contiene dati chiave come il valore totale, la durata media dei crediti, il rating di rischio e i diritti legali associati;
service layer: regola operazioni automatizzate come la distribuzione dei pagamenti agli investitori, il monitoraggio del portafoglio e la gestione dei rischi, tutto tramite smart contract.
Processi complessi come la distribuzione dei flussi di cassa e la gestione delle tranches di pagamento diventano automatici e trasparenti. Riducendo le intermediazioni viene raggiunta una maggiore efficienza e accesso alla finanza ad esempio per le PMI.
L’integrazione tra blockchain e asset tradizionali apre nuove opportunità per la gestione e lo scambio del valore, ma comporta sfide significative. L’incertezza normativa, la complessità operativa e i rischi di sicurezza mettono alla prova l’adozione di queste tecnologie. A ciò si aggiungono difficoltà nella valutazione degli asset e un divario educativo che limita la comprensione dei benefici della tokenizzazione.
Nonostante questi ostacoli, con l’evoluzione normativa come il Regolamento MiCA e il consolidamento di piattaforme regolamentate, la tokenizzazione rimane una potente leva per costruire mercati più trasparenti, accessibili e resilienti, accelerando l’integrazione tra innovazione e finanza tradizionale.
Con CryptoBooks puoi distinguere facilmente tra le categorie di token, ad esempio che si tratti di una stablecoin E-Money Token o Asset-Referenced Token - in modo automatizzato e conforme alla normativa italiana.
Per quanto riguarda la gestione degli altri tipi di asset (come i security token, ma anche token asset referenced che non sono stablecoin e rappresentano, potenzialmente, beni fisici come immobili e beni mobili) il team di CryptoBooks ha in serbo grandi novità nel prossimo futuro!
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