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17/03/2025

Come compilare il Quadro T per le cripto-attività (Modello 730/2025)

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Come compilare il Quadro T per le cripto-attività (Modello 730/2025)

Il Modello 730/2025 dedica una nuova sezione ai possessori di criptovalute: il Quadro T. Il nuovo quadro è rivolto ai contribuenti senza Partita IVA che compilano il Modello 730 e e devono dichiarare le plusvalenze derivanti dalle operazioni in cripto-attività.

Fino all’anno scorso, per dichiarare tali guadagni era necessario integrare il Modello 730 con il Quadro RT del Modello Redditi PF, una procedura poco accessibile e intricata. Con il Quadro T, per l’anno fiscale 2024 potrai gestire direttamente la tassazione delle tue operazioni nel 730, semplificando notevolmente il processo e garantendo il rispetto delle normative fiscali.

fronte-quadro-T

Tuttavia, semplificare non significa rendere immediata la compilazione, soprattutto se gestisci il processo manualmente. Raccogliere e organizzare i dati necessari può risultare complesso, specie se operi su più wallet ed exchange.

Per capire esattamente dove inserire i dati e quali valori riportare nei righi specifici del modello, in questa guida ti spiegherò passo dopo passo come compilare il Quadro T del Modello 730/2025 seguendo le istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e sfruttando al meglio le risorse che CryptoBooks ti mette a disposizione.

Perché il Quadro T per le cripto-attività è una novità importante?

Dopo aver presentato la novità, è importante capire i motivi per cui il Quadro T rappresenta un cambiamento rilevante per te che sei un dipendente o comunque non hai una p.IVA.

Il Quadro T è stato introdotto per rendere la tassazione delle operazioni con criptovalute più semplice e trasparente. Se nel corso del 2024 hai realizzato plusvalenze – ad esempio, tramite vendite, scambi o permute – questo strumento diventa indispensabile. Inoltre, se hai optato per la rivalutazione del valore delle tue criptovalute al 1° gennaio 2023 (come previsto dalla legge n. 197/2022, commi 133-135), il Quadro T è obbligatorio. Ricorda: scegliendo il processo di rivalutazione, non potrai generare minusvalenze fiscalmente rilevanti sugli asset rivalutati.

Chi deve compilare il Quadro T?

Dopo aver compreso perché il Quadro T è così importante, è ora utile capire a chi si applica. Questo quadro riguarda:

  • contribuenti senza Partita IVA che, nel corso del 2024, hanno realizzato plusvalenze da operazioni finanziarie con criptovalute.

  • chi ha rideterminato il valore delle proprie criptovalute al 1° gennaio 2023, secondo la normativa vigente.

  • chi intende compensare eventuali minusvalenze pregresse con le plusvalenze dell’anno in corso o riportare eccedenze di imposta sostitutiva versate in eccesso negli anni precedenti, utilizzando il modello 730 e non il modello Redditi Persone Fisiche.

In poche parole, se pensi di effettuare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730, ora potrai finalmente anche dichiarare le plusvalenze o minusvalenze da cripto-attività senza dover compilare un modello diverso (il modello Redditi PF).

Tieni presente che il Quadro T non si occupa del monitoraggio delle cripto-attività detenute – quest’ultimo compito rimane del Quadro W – ma si focalizza esclusivamente sulla tassazione dei redditi derivanti dalle operazioni effettuate durante l’anno. Inoltre, include plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e operazioni in Paesi a regime fiscale privilegiato.

Come compilare correttamente le sezioni del Quadro T per le cripto-attività

Dopo aver stabilito chi deve compilare il Quadro T, entriamo nel dettaglio della sua compilazione.

Inizia con il rigo T41. Qui devi inserire, nella colonna 1, la somma dei valori di vendita ottenuti dalle transazioni fiscalmente rilevanti e dai redditi da cripto-attività (ad esempio, anche i redditi da staking). Questo dato rappresenta il totale lordo percepito dalle operazioni. Nella colonna 2 del rigo T41, invece, riporti la somma dei prezzi di carico delle criptovalute relative a queste transazioni, ovvero il costo storico di acquisto.

rigo-T41

Passiamo ora al rigo T42. In questo rigo la procedura si concentra sulle operazioni in cui le cripto-attività sono state soggette a rivalutazione. Nella colonna 1 del T42, devi indicare la somma dei valori di vendita delle transazioni in cui è stata applicata la rivalutazione fiscale. Nella colonna 2, invece, inserirai la somma dei prezzi di carico rivalutati per quelle stesse operazioni. Se hai optato per la rivalutazione al 1° gennaio 2023, il nuovo costo aggiornato (in T42, colonna 2) sostituirà il costo storico, in modo tale da impedire la generazione di minusvalenze.

quadro-t-rigo-T42

Una volta completato il T42, il flusso logico ti porta al rigo T43. Questo rigo è destinato a riportare le minusvalenze pregresse, ovvero l’ammontare totale delle perdite già dichiarate in anni passati (come indicato nel rigo RT94 del Modello Redditi - check). Queste minusvalenze saranno utilizzate per compensare le plusvalenze dell’anno corrente.

quadro-t-rigo-T43

Continua con il rigo T44. In questo rigo, suddiviso in due colonne, devi indicare le minusvalenze certificate dagli intermediari, cioè quelle perdite attestate da banche o piattaforme di trading. Tieni presente che, per le cripto-attività, questo dato spesso non risulta rilevante, ma va comunque compilato se presente.

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Infine, il percorso culmina con il rigo T45. Qui devi riportare l’eventuale eccedenza dell’imposta sostitutiva, ossia l’importo dell’imposta che hai versato in eccesso nelle dichiarazioni precedenti e che non è ancora stato utilizzato per compensare altri debiti fiscali. Assicurati di compilare correttamente anche le colonne previste per questo rigo, così da evitare errori di calcolo o omissioni.

quadro-t-rigo-T45

Ogni passaggio è strettamente collegato: il dato del T41 (corrispettivi) e quello del T42 (costo o valore rivalutato) saranno la base per calcolare la plusvalenza imponibile, mentre T43, T44 e T45 permetteranno di gestire le minusvalenze pregresse e l’eccedenza d’imposta in modo corretto. Seguendo attentamente queste indicazioni, potrai compilare il Quadro T in maniera accurata e conforme alle normative fiscali per le cripto-attività.

Calcolo dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze del 26%

Ora che hai compilato i dati, è il momento di determinare l’imposta sostitutiva. Dopo aver completato i righi precedenti, dovrai calcolare l’imposta sottraendo il valore indicato nel Rigo T42 dal totale dei corrispettivi registrato nel Rigo T41.

Formula: sottrai il valore indicato nel Rigo T42 dal totale dei corrispettivi (Rigo T41)

Se il risultato di questa operazione è positivo, questo rappresenta la plusvalenza imponibile. Successivamente, applica l’aliquota del 26% al risultato per ottenere l’imposta dovuta. In questo modo, il calcolo si integra perfettamente con la compilazione del quadro e ti permette di verificare la correttezza dei dati inseriti.

Soglia di esenzione

Dopo aver eseguito il calcolo, è importante ricordare che, nel 2024, se le plusvalenze complessive sono inferiori a 2.000€ sarai esente dal pagamento dell’imposta. Tuttavia, a partire dal 2025, l’esenzione non sarà più applicabile: tutte le plusvalenze saranno tassabili, indipendentemente dall’importo (cosa cambia dal 1 Gennaio 2025). Questo dettaglio è fondamentale per te, poiché influisce direttamente sul calcolo finale dell’imposta.

Versamento dell’imposta

Una volta determinata l’imposta, il passo successivo consiste nel versarla. L’imposta sostitutiva va versata tramite Modello F24 entro il 30 giugno 2025, utilizzando il codice tributo 1715. Questo passaggio è cruciale per non incorrere in sanzioni e per assicurarti che il processo di dichiarazione sia completato in conformità con le normative.

Scadenze e sanzioni per il Modello 730/2025

Dopo aver verificato i calcoli, è indispensabile prestare attenzione alle scadenze per evitare sanzioni salate.

Le scadenze sono cruciali per evitare sanzioni:

  • Presentazione del Modello 730 (incluso il Quadro T): entro il 30 settembre 2025

  • Versamento dell’imposta (Modello F24): entro il 30 giugno 2025, con codice tributo 1715

Il mancato rispetto di queste scadenze può comportare sanzioni pari al 30% dell’importo dovuto (dal 1 Settembre 2024, ridotta al 25%), oltre agli interessi. Se dovessi commettere errori o inviare la dichiarazione in ritardo,puoi ricorrere alla procedura di ravvedimento operoso, che ti permette di regolarizzare spontaneamente la situazione pagando sanzioni ridotte in funzione del tempo trascorso.

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Dopo questa guida, dichiarare le tue plusvalenze cripto non sarà più un problema. CryptoBooks semplifica tutto: colleghi i tuoi wallet ed exchange e ottieni automaticamente il Quadro T precompilato, con dati già integrati e verificati. Zero errori, zero tempo perso.

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